lunedì 14 novembre 2016

STATO ( NEL SENSO DI NAZIONE? ) D'EMERGENZA - PAURA DEL VOTO

In francia Manuel Valls decide - grossomodo in corrispondenza dell'esito delle presidenziali USA - di prorogare le misure di "sicurezza" previste con lo "stato d'emergenza".
Viene il dubbio che uno dei fatti correlati o conseguenti a tale stato di cose possa o potrà essere una qualche sorta di slittamento delle presidenziali francesi, giacché Hollande, non ultimo a causa delle sue candide confidenze sugli assassinii su commissione, probabilmente potrebbe aver capito che la propria notorietà non corrisponde alla popolarità.

O forse le inveterate certezze di vittoria degli schieramenti prossimi alla lobby Clinton, certezze finora frustrate dalle elezioni americane (vedansi anche le perduranti manifestazioni anti-Trump con attivisti strutturati e probabilmente stipendiati da qualche "filantropo" di ONG) aggiunte alle recentissime affermazioni di Igor Dodon dello schieramento  filo-russo osteggiato dagli oligarchi locali in Moldova e del Gen. Roumen Raden in Bulgaria (paese tra l'altro membro NATO) che ha determinato le dimissioni dell'attuale capo dello stato hanno dato qualche motivo di riflessione sul futuro ai geniacci francesi, non più così sicuri di poter raccontare ai propri elettori versioni "ufficiali" più che claudicanti su stragi ed attentati.

Intanto in Italia continuano ad imperversare gli opinionisti, i Fazio, Saviano, I Fabio Volo, sempre
nella logica di esprimere - soltanto loro - un'apertura mentale, in realtà semplicemente un concetto:

1 commento:

  1. salve
    a proposito di pensare, di democrazia, di libertà, di pluralismo e di tutti i blablabla radical-chic fini solo a loro stessi, ti e vi propongo la visione di questo video https://m.youtube.com/watch?v=z72jtR_om98 quanto mai calzante e perfetto riferito alle menti eccelse da te citate nell'articolo...
    saluti
    Piero e famiglia

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